Legnano (MI)
Themis Spa è arrivata alle selezioni finali dell’Iniziativa In Action ESG Climate, un concorso promosso dalla Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo Vita e da Intesa Sanpaolo Innovation Center per finanziare le imprese italiane che più si sono distinte nello sviluppo di progetti per la transizione ecologica e la creazione di un mondo più ecosostenibile.
Partecipare all’Iniziativa di Intesa è stata una scelta naturale per Themis, un’azienda nata con l’obiettivo di realizzare macchine e impianti che applicassero concretamente i principi dell’economia circolare. Anni di ricerca hanno così portato allo sviluppo di WRT, una tecnologia che incarna la regola fondamentale della Green Economy: quella in cui gli scarti non dovranno più esistere.
WRT è una macchina ideata per trattare i fanghi industriali, gli scarti agricoli e alimentari e i rifiuti organici urbani all’interno delle stesse aziende che li producono. Grazie alle dimensioni contenute, alla facilità di impiego, di manutenzione e ai bassi costi di gestione, questa tecnologia è alla portata anche delle piccole e medie imprese. Il processo di trattamento dei rifiuti permette di estrarre l’acqua, subito riutilizzabile per impieghi industriali e agricoli. Resta un residuo secco ridotto a un volume che è circa il 10% di quello originale, quindi facile da trasportare e stoccare. In base alle sue origini, questo stesso residuo diventa una risorsa impiegabile ad esempio come fertilizzante, filler per edilizia o composto bioattivo per l’industria farmaceutica.
Il progetto che ha permesso a Themis di superare con successo tutte le fasi di selezione dell’Iniziativa fino a entrare nella rosa dei finalisti riguarda lo sviluppo di WRT Small, una versione ancora più compatta ed economica dell’impianto madre, ottimizzata per trattare la frazione organica dei rifiuti solidi urbani nel settore della ristorazione, alberghiero e persino dei condomini.
Le mense, i ristoranti, i centri commerciali e naturalmente le famiglie di una città come Milano producono in un anno circa 800.000 tonnellate di rifiuti organici. Se si considera che solo il 10% di questo peso è rappresentato da componenti secchi esiste la possibilità teorica di recuperare 720.000 tonnellate di acqua, un serbatoio inestimabile con la crisi idrica in corso. Anche se non potabile potrebbe essere destinata a tutti quegli usi domestici e commerciali che non richiedono acqua dolce, risparmiando quest’ultima per il consumo alimentare.
Al risparmio idrico si aggiungerebbero i benefici economici ottenuti con la diminuzione delle spese per la raccolta e il trasporto della componente secca, ridotta sia nel volume che nel peso. Questi stessi residui hanno a loro volta un valore commerciale in certi settori. Si tratta infatti di sostanze organiche impiegabili come fertilizzanti in ambito urbano per la cura di giardini, parchi o orti sociali, vendibili alle aziende agricole.
I benefici di WRT Small vanno però oltre questi immediati risultati pratici e riguardano anche l’organizzazione delle strategie a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Fino a questo momento ci siamo affidati a una gestione centralizzata del trattamento dei rifiuti, basata ad esempio su pochi ma grandi impianti di compostaggio costruiti fuori dai centri urbani. Malgrado gli alti costi sostenuti per il trasporto dei rifiuti e il loro trattamento, spesso causa di attriti con la popolazione a causa delle esalazioni, questi impianti non sono mai riusciti a soddisfare completamente la domanda di smaltimento. Quindi una parte consistente della frazione umida è sempre stata destinata alle discariche o agli inceneritori.
Questa strategia centralizzata era debole sotto il profilo dell’hardware. Ma era debolissima per quanto riguarda la componente umana rappresentata dai cittadini. Su questi ultimi è sempre ricaduto l’onere di eseguire correttamente la raccolta differenziata, pena multe e sanzioni, oltre al pagamento di elevate tasse sui rifiuti.
Una strategia ambientale decentralizzata permetterebbe invece al proprietario di un ristorante, a un albergatore o anche ai singoli abitanti di un condominio di ottenere subito risultati immediati e tangibili sotto forma di meno tasse e persino di guadagni. Questa prospettiva aumenterebbe anche il senso di responsabilità e l’attenzione nella raccolta differenziata. La soluzione del problema nello smaltimento dei rifiuti organici sarebbe accompagnata da migliori risultati anche nella raccolta del vetro, della plastica e del metallo.